21 novembre ore 18.30 Convegno: Giorgio Amendola e la Questione Europea con Simona Colarizi, Massimo D’Alema e Peppe Provenzano

Domenico Cerabona | 4 Novembre 2019

Negli anni Settanta il cammino del PCI verso l’europeismo è ormai compiuto come dimostrano le argomentazioni contenute in un fondamentale articolo di Giorgio Amendola pubblicato su “l’Unità” il 29 novembre 1975 dal titolo L’Europa oggi: «Consideriamo come negativa una crisi delle istituzioni comunitarie che ritarda il processo di unificazione politica ed economica, e rinvia a tempo indeterminato la creazione di un nuovo potere multinazionale, il solo che possa risolvere problemi che gli Stati nazionali non sono più in grado, ciascuno per conto suo, di dominare. […] Alla crisi attuale della CEE bisogna opporre l’alternativa democratica della creazione di una Unione politica fondata sulla forza di un largo consenso popolare. Per questo motivo i comunisti si battono, con le altre forze democratiche europeistiche, per una trasformazione democratica della CEE, per la presenza immediata nella attività delle istituzioni comunitarie del movimento sindacale, dei movimenti organizzati delle masse lavoratrici e per la elezione di un Parlamento europeo a suffragio universale, con una legge elettorale unica, da svolgersi nella stessa giornata in tutti i paesi. Sarà questo Parlamento, eletto dai popoli, la vera Costituente della Unione politica dell’Europa occidentale».

Queste riflessioni di Giorgio Amendola sul futuro dell’Europa sono ancora attualissime e saranno lo spunto per una riflessione più ampia sullo stato dell’arte del progetto di integrazione europea. Un progetto che negli ultimi cinque anni ha vissuto una crisi politica e ideale profonda che sta mettendo in discussione la sopravvivenza stessa dell’Unione e delle istituzioni comunitarie come la drammatica vicenda Greca e il complicato evolversi della Brexit dimostrano in maniera drastica.

Inoltre dopo le elezioni europee del 26 maggio 2019 il panorama europeo (ed italiano) è cambiato radicalmente, disegnando equilibri nuovi tutti da interpretare sia all’interno del Parlamento Europeo che più in generale nelle istituzioni comunitarie.

Questo convegno che si terrà il 21 novembre alle ore 18.30 presso la Fondazione Giorgio Amendola in Via Tollegno 52 a Torino, sarà l’occasione, partendo dall’originale e premonitore pensiero amendoliano, per riflettere sul presente e sul futuro dell’Europa grazie all’introduzione storica della professoressa Simona Colarizi, una delle più importanti storiche italiane, e un dialogo tra Massimo D’Alema presidente della Fondazione Italiani Europei e Peppe Provenzano Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale. Il dibattito sarà moderato dal Prof. Giovanni Cerchia, Direttore Scientifico della Fondazione Giorgio Amendola e docente di storia all’Università del Molise.

Clicca qui per scaricare il COMUNICATO STAMPA 21 novembre.

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