Dal 1 aprile al primo maggio 2023 a Torino presso la Sala Mostre dell’Associazione Lucana Carlo Levi e della Fondazione Giorgio Amendola.
La Fondazione Giorgio Amendola con questa mostra prosegue il dialogo avvenuto a partire dal 2019 con altre Accademie d’Arte estere. Nel 2019 i saloni espositivi della Fondazione avevano ospitato in occasione del festival Fidas la mostra Building a New World, opere di artisti cinesi in collaborazione con Accademie cinesi e l’Accademia Albertina di Torino.
Quest’anno la partnership con l’Accademia Albertina di Torino prosegue e il paese ospite è l’Ucraina.
In questa mostra a cura Oksana Filonenko si pone l’attenzione sul concetto di primavera che è sempre legato con il risveglio, la rinascita, voglia di vivere. La primavera in Ucraina del 2023 ha un significato ancora più forte. Molti artisti hanno dovuto interrompere il loro lavoro, molti sono andati a combattere, tanti sono sparsi per il mondo. E la loro arte vive la sua propria vita. Come i fiori che li portano le onde del fiume, come I messaggi nelle bottiglie, trovati nel mare, come le persone che s’incontrano nel treno e passano un pezzo di tratta insieme, così le opere di questa mostra si sono
incrociate durante il loro percorso espositivo e hanno fatto una tappa del viaggio insieme.
Sono 13 gli artisti partecipanti, tra cui Maria Levytska- capo -scenografo dell’Opera
Nazionale di Kyiv, Ivan Turetskyy, artista di fama internazionale, coautore della Stemma Nazionale
dell’Ucraina, vive e lavora a Leopoli, Oleksii Apollonov, artista ucraino di cui opere hanno trovato la loro strada nelle collezioni del Museo Nazionale “Kyiv Painting Gallery”, del Museo d’Arte di Zaporizhia e del Museo d’Arte di Kherson, Olena Pryduvalova, vincitrice del Primo Premio “Grandi Artiste Ucraine” ‘98 a Kiev.
Il Fotografo Andriy Pavlyuk, che lavora con le macchine fotografiche storiche degli anni 20, e adopera la tecnica di stampa, con l’oro e l’argento, dei vetrai veneziani del ‘600 e ancora gli artisti:
Liubomyr Martyniuk, Anton Hudzykevych, Yuliia Sediuk, Akhra Adzhyndzhal, Yuliia Petrova, Anna Haiduchok, Lera Litvinova, Oleksii Beliusenko, Ivan Drahan.
Lisova Katya
Serie di collage “Il potere della memoria”, creata nel formato della grafica digitale. Ognuna delle opere racconta le tragedie di varie città e paesi che hanno sofferto durante la guerra, tra cui Mariupol, Irpin, Borodyanka, Skovorodinivka, Kharkiv, Odessa, Kyiv, Chernihiv. Tutte le opere sono create da frammenti di fotografie, sia quelle che erano nella cronaca dell’invasione delle truppe russe in Ucraina, sia di vecchie fotografie degli ucraini che vivono nelle regioni con ostilità in corso, questi elementi sono “cuciti” con immagini di parti ornamentali degli asciugamani ricamati tradizionali. Alcune delle opere raffigurano l’asciugamano ricamato, un attributo-simbolo pieno di disegni-codici che accompagnava la persona dalla nascita alla morte. Nella cultura popolare ucraina, ogni regione etnografica aveva il proprio sistema di segni, il proprio stile di asciugamano, la cui formazione era decisamente influenzata dalla storia, spesso la decorazione degli asciugamani si trasformava in una sorta di messaggio e la loro essenza dipendeva dagli eventi con cui la loro creazione era collegata. In un modo o in altro, questo oggetto era sempre collegato sia con la storia personale che quella della memoria culturale.
Oleksandra Ostapova nata a Odessa Ucraina, 1976
“Madre con bambino”, i dipinti di Oleksandra Ostapova, pittrice ucraina residente in Italia, nascono come risposta all’enorme sofferenza di tutte le madri, causata dalla guerra.
L’artista si è ispirata al barocco ucraino, l’età d’oro dell’icona ucraina, il periodo dei suoi più grandi successi. Attraverso il barocco, che dominava nei paesi dell’Europa centrale e orientale, l’Ucraina si è integrata nel processo artistico medievale europeo generale.
D’altra parte, le foto documentarie di madri ucraine come fonte di ispirazione, danno origine dolce ed innocente all’eterno tema della nascita. Nascita di un bambino, nascita della vita, nascita della libertà.